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Comunità montane in pericolo





La scure della Legge finanziaria 2008 che si propone di tagliare i costi della politica arriverà a colpire anche le Comunità montane veronesi di Baldo e Lessinia, destinate ad uscire entrambe di scena se verrà applicata la normativa così com’è formulata.
Ma la stessa Finanziaria affida alle Regioni il compito di provvedere, entro il 30 giugno, al riordino delle comunità montane. Un’opportunità da cogliere proposta dal presidente della Comunità montana della Lessinia, Stefano Marcolini, in accordo con il collega Cipriano Castellani della Comunità del Baldo, offerta ai sindaci dei Comuni aderenti, per poter dialogare con Galdino Zanchetta, presidente della delegazione regionale Uncem, l’Unione nazionale comunità ed enti montani.
Dal colloquio, per la verità poco partecipato perché erano presenti solo una dozzina di sindaci su ventisette Comuni montani veronesi, sono comunque emersi spunti interessanti e l’impegno a fornire entro metà aprile a Zanchetta le proposte da portare in Regione perché siano adottate nella prossima legge di riordino.
Zanchetta illustra un documento in quattordici punti per il riordino delle comunità montane predisposto dall’Uncem regionale in collaborazione con le delegazioni dell’arco alpino.
Si ipotizza la ridefinizione degli organi di governo per adeguare il numero alle necessità operative e alle esigenze di economie di spesa; è previsto un riordino territoriale sulla base di caratteristiche orografiche e socio-demografiche, ma si chiedono anche criteri oggettivi per la permanenza di Comuni parzialmente montani.
Il Consiglio della comunità potrebbe coincidere con l’assemblea (tre rappresentanti eletti per ciascun Comune di cui uno per la minoranza) oppure essere eletto, come il presidente, dall’assemblea con almeno un rappresentante per Comune.
Nella bozza da presentare in Regione è prevista anche la possibilità che Comuni parzialmente montani possano convenzionarsi con le comunità montane confinanti per garantire pari opportunità di sviluppo al proprio territorio.

Inserito da: Redazione il 18 marzo